mercoledì 16 gennaio 2013

Non è un paese per vecchi

Texas, 1980. Il veterano del Viet-Nam Llewelyn Moss trova, sulla scena di una resa dei conti tra narcotrafficanti, una valigia con dei soldi. Tanti soldi. Dopo averla presa, fugge. Sulle sue tracce si mettono due personaggi agli antipodi, lo sceriffo Ed Tom Bell e il serial killer munito di fucile ad aria compressa Anton Chigurh. Chi lo troverà per primo?
Wow! Il più bel libro che ho letto l'anno scorso. Un incrocio tra un western e un noir, con personaggi che appartengono ai classici del genere: lo sceriffo Bell, che incarna il Bene, un uomo ormai prossimo alla pensione che vive nel passato, come dimostrano quei capitoli che sono scritti dal suo punto di vista, quasi una pausa di calma dalla violenza che è invece espressa nel resto della storia. Lo sceriffo Bell, che ormai non crede più nella giustizia e che si chiede dove andrà a finire il suo paese, dove i giovani si tingono i capelli di verde e si mettono un osso nel naso.
Il suo completo contrario è Anton Chigurh, che incarna il Male. E, in effetti, è uno tra i personaggi più cattivi che io abbia mai incontrato. Un folle cinico, certo, ma la sua follia ha una sua terribile logica, come quando chiede alle sue vittime di fare un passo avanti o indietro per non sporcarsi le scarpe mentre le uccide. E che dire della sua moneta coniata nel 1958, con la quale, giocando a testa o croce, da loro un'ultima possibilità?
E in mezzo a tutto questo sta il veterano Moss, che ha tentato di approfittare del sistema senza tuttavia decidere da che parte stare, perché, se l'atto di Moss è criminale, nel profondo del suo cuore è ancora un buono. Come lo crede sua moglie, la giovane Carla Jean, un personaggio secondario che però, ne sono sicura, non vi lascerà indifferenti.
La storia è scritta in uno stile che mi è risultato completamente nuovo: quello di Cormac McCarthy. Uno stile asciutto e scarno, che mi ha fatto pensare ai western di Sergio Leone e mi ha trasmesso l'immagine di un paese caldo e polveroso, dove ormai non c'è più nessuna legge che valga, tranne quella del più forte. Uno stile che è anche visibile a occhio nudo. Infatti, in Non è un paese per vecchi non vedrete neanche l'ombra delle virgolette per indicare l'inizio o la fine di un dialogo. All'inizio la cosa è un po' spiazzante ma, credetemi, ci si fa presto l'abitudine e alla fine lo si apprezza tantissimo.
Concludo dicendovi che da questo libro è stato tratto l'omonimo film di Joel e Ethan Coen, che ha vinto quattro premi Oscar tra cui miglior film e miglior attore non protagonista per Javier Bardem nel ruolo di Chigurh.


A presto e...buone letture!